Benessere: ecco le linee guida INAIL per la riapertura

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Benessere: ecco le linee guida INAIL per la riapertura

L’INAIL ha finalmente pubblicato le linee guida per adeguare le attività del benessere in vista di una probabile riapertura per il 18 maggio.

La nuova pubblicazione, approvata dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza, è appunto un documento tecnico che fornisce alle istituzioni e in generale al decisore politico elementi di valutazione sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del virus, con l’obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori e dell’utenza.

Innanzitutto, anche l’INAIL suggerisce di adottare orari di apertura/chiusura flessibili, in modo da organizzare gli appuntamenti e prevedere eventuali turnazioni dei dipendenti in modo da non creare occasioni di assembramento.

Le misure di contenimento del contagio sono state poi modulate in tre fasi: “misure organizzative generali”, fasi di “prenotazione, accoglienza e conclusione del servizio” e fase di “svolgimento delle attività”.

Misure organizzative generali

  1. Una buona programmazione di tutte le attività e dei tempi medi occorrenti per i trattamenti è necessaria per garantire la sostenibilità delle attività quotidiane.
  2. Ove possibile, già in fase di prenotazione, è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti per ciascun cliente. Ciò è fondamentale per ottimizzare i tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento.
  3. Il layout del locale e la gestione degli spazi potrebbero essere ottimizzati anche tramite soluzioni innovative rispetto alla zona originariamente prevista per l’attesa, al fine di garantire le attività e il distanziamento fra clienti ed operatori. Ad esempio, si possono riorganizzare gli spazi interni sfruttando tali aree per le fasi di attesa tecnica (ad es. tempo di posa del colore). Potranno altresì essere utilizzate barriere separatorie fra aree e postazioni al fine di mitigare il rischio (in particolare per le aree lavaggio).
  4. Individuare chiaramente le zone di passaggio, le zone di lavoro e le zone di attesa.
  5. Prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni di trattamento (ad es. utilizzando postazioni alternate).
  6. Limitare il numero di persone presenti nel locale allo stretto necessario.
  7. Prevedere orari di lavoro flessibili e, ove possibile, turnazione dei dipendenti.
  8. Ove possibile lavorare con le porte aperte.
  9. Eliminare riviste ed ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale.

Fasi di prenotazione, accoglienza e conclusione del servizio

  1. In caso di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C il cliente dovrà rimanere a casa.
  2. Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico. A tal fine è necessaria una buona gestione degli orari per evitare le sovrapposizioni di clienti.
  3. In fase di prenotazione, il gestore provvederà ad informare il cliente circa la necessità di osservare le misure di igiene personale (ad es. lavaggio della barba) prima di recarsi al locale per il trattamento.
  4. Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza (ad es. minori, disabili, etc.) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione.
  5. Limitare la permanenza dei clienti all’interno del locale esclusivamente al tempo necessario per l’erogazione del servizio/trattamento.
  6. Consegnare all’ingresso una borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali del cliente da restituire al completamento del servizio.
  7. Per quanto attiene il pagamento, è opportuno evitare di maneggiare il denaro contante, privilegiando i pagamenti elettronici.

Fase di svolgimento delle attività

  1. I trattamenti di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli.
  2. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine di comunità da parte del cliente come previsto dall’art. 3 del DPCM 26 aprile 2020 a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo
    inibiscano (ad es. cura della barba).
  3. Fornire al cliente durante il trattamento/servizio una mantella o un grembiule monouso ed utilizzare asciugamani monouso; se riutilizzabili, devono essere lavati ad almeno 60°C per 30 minuti. Una volta utilizzati debbono essere posti e conservati in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile poi chiudibile e che garantisca di evitare i contatti fino al momento del conferimento e/o del lavaggio.
  4. Privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili.

MISURE IGIENICO-SANITARIE

  1. Posizionare soluzioni disinfettanti e dispenser con soluzioni idro-alcoliche o a base di altri principi attivi (purché il prodotto riporti il numero di registrazione o autorizzazione del Ministero della Salute) per l’igiene delle mani all’ingresso e in corrispondenza delle postazioni di lavoro a disposizione del personale e della clientela, con erogatori tali da evitare il contatto con il flacone.
  2. Relativamente al rischio da SARS-COV-2, sanificare dopo ogni trattamento/servizio l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati (ad es. forbici, pettini, etc.) oltre le normali procedure di prevenzione in atto per il settore.
  3. Disinfettare frequentemente le superfici comuni, ossia utilizzate da più persone (comprese tastiere, POS, maniglie, corrimani, etc.).
  4. Pulire giornalmente i locali comuni come spogliatoi e servizi igienici con prodotti specifici. In tali locali, se dotati di finestre, queste devono rimanere sempre aperte; se privi di finestre, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di apertura.
  5. Garantire un ricambio d’aria regolare e sufficiente nei locali di lavoro favorendo, in ogni caso possibile, l’aerazione naturale anche mantenendo la porta di ingresso aperta.
  6. Eliminare, ove possibile, la funzione di ricircolo dell’aria negli impianti di riscaldamento/raffrescamento.
  7. Posizionare nel locale raccoglitori chiusi per i rifiuti.

MISURE PARTICOLARI PER I TRATTAMENTI ESTETICI

L’attività dell’estetista si differenzia ovviamente un po’ da quella degli acconciatori, per via dell’utilizzo della cabina. Pertanto, oltre a quanto già previsto sopra, l’INAIL elenca alcune ulteriori specifiche:

  • Durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi.
  • Nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria dovranno essere adottate specifiche misure soprattutto per le operazioni di cura del viso, incluse quelle di micropigmentazione; in particolare, per i trattamenti del viso che implicano l’uso di vapore, si devono prevedere, ove possibile, operazioni alternative. Tali trattamenti potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione.
  • Sono inibiti, ove presenti, l’uso della sauna o del bagno turco, come anche quello delle vasche idromassaggio.
  • Al termine di ciascuna sessione vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro sia stato utilizzato per il trattamento.
  • Pulire e disinfettare scrupolosamente tutte le superfici della cabina estetica all’uscita di ogni cliente utilizzando disinfettanti idroalcolici o a base di cloro, con particolare attenzione a tutte le apparecchiature e strumenti e a tutte le superfici con cui il cliente è venuto in contatto.
  • Prima di far entrare il cliente successivo, bisogna garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente.

NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI

In primo luogo, si richiama all’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche durante tutta la giornata di lavoro (art. 16, legge 24 aprile 2020, n. 27 di conversione del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e di guanti in nitrile che dovranno essere cambiati per ogni cliente.

L’uso della mascherina chirurgica dovrà essere associato a visiere o schermi facciali rispondenti ai requisiti previsti dalla norma tecnica di riferimento UNI EN 166:2004, oppure quelli autorizzati in deroga, ai sensi della normativa vigente per l’emergenza COVID-19, per le attività di cura del viso e della barba.

In particolare per gli estetisti dovranno essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol e, comunque, in tutti i casi già previsti dalla normativa vigente.

Si raccomanda una adeguata informazione e formazione dei lavoratori sull’uso corretto dei DPI forniti e sulle modalità di igienizzazione degli stessi (per esempio dello schermo facciale).

Si rimanda alla lettura integrale del Documento INAIL e vi invitiamo a contattare l’Ufficio Sicurezza di Confartigianato Imprese Rieti per l’adeguamento dei documenti di valutazione dei rischi e per l’elaborazione della valutazione del rischio biologico: Cinzia Rosa tel. 0746 218131 sicurezza@confartigianatorieti.it.

2020-05-18T18:16:38+02:0013 Maggio 2020|

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