Aspettando di tornare al lavoro

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Aspettando di tornare al lavoro

Ancora due settimane di attesa, ma anche per dopo il 4 maggio nulla è definito. Intanto arrivano i primi segnali di insofferenza, le intemperanze di ieri a Torino sono la riprova che siamo allo stremo e al limite della sopportazione.

Come Confartigianato Imprese Rieti condividiamo il Protocollo sottoscritto, già lo scorso 14 marzo, su invito del Governo che di fatto regolamenta le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Siamo altresì convinti che esistano le condizioni per far proseguire o far ripartire diverse attività produttive che già da subito sono in grado di garantire alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

Il Protocollo di sicurezza del 14 marzo 2020, sottoscritto come già detto anche da Confartigianato, individua una serie articolata di misure di precauzione da adottare per tutelare la salute delle persone presenti all’interno dell’azienda e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

Le misure fondamentali dell’azione precauzionale, in sintesi, riguardano:

  • le specifiche informazioni da fornire ai lavoratori;
  • la riduzione delle occasioni di contagio attraverso modalità, anche organizzative, che consentano il distanziamento interpersonale;
  • l’utilizzo di mascherine e dei DPI;
  • la pulizia e la periodica sanificazione degli ambienti di lavoro.

Ci sono poi specifiche disposizioni sulla gestione di una persona sintomatica in azienda e sulla sorveglianza sanitaria.

Il Protocollo è stato concepito in maniera tale da poter aiutare le imprese ad adottare una regolamentazione condivisa ed efficace, finalizzata a garantire, nell’interesse dei lavoratori, misure per contrastare la diffusione del virus.

Confartigianato Imprese Rieti, conseguentemente, ritiene che il Protocollo sia auto-applicativo e non necessiti di ulteriori accordi sindacali, come da più parti paventato. Ciascun datore di lavoro ha la responsabilità di attuare le misure indicate nel Protocollo “tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e della situazione territoriale”. Confartigianato Imprese Rieti ha attivato un apposito servizio per supportare le imprese in questo difficile momento.

Come Associazione ribadiamo che ulteriori protocolli e/o accordi sottoscritti da altre organizzazioni datoriali sono vincolanti esclusivamente per le imprese che aderiscono a quei sistemi.

“In conclusione – spiega Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – non favoriremo ulteriori protocolli settoriali e/o territoriali (per le costruzioni e per il trasporto peraltro già vigenti) che rischiano di introdurre ulteriori nuovi adempimenti a carico delle imprese e di far ritardare ancora i processi produttivi. Le imprese del sistema Confartigianato – conclude Maurizio Aluffi – si atterranno esclusivamente al Protocollo del 14 marzo 2020 e, naturalmente, alle prescrizioni in materia derivanti da provvedimenti delle competenti Autorità nazionali e territoriali”.

FASE 2, ECCO CHI RIAPRE PRIMA E CHI DOPO

Il Governo assegna le classi di rischio. La ripartenza dell’Italia, che comunque non dovrebbe iniziare prima del 4 maggio, sarà graduale e delicata e non ammetterà errori. In questa situazione è essenziale seguire delle regole che non potranno assolutamente essere trasgredite, pena il rischio di cancellare il lavoro e i sacrifici fatti finora da milioni di italiani.

Il Governo, per questo motivo, pare stia mettendo a punto un piano complesso per far ripartire interi settori e che si baserà sulla valutazione del cosiddetto “rischio integrato” per i lavoratori. Un indice che prenderebbe in considerazione le criticità delle mansioni svolte dai dipendenti e la possibilità di assembramenti sui luoghi di lavoro.

Nei prossimi giorni il Presidente del Consiglio Conte firmerà e renderà noto l’ennesimo decreto, con il quale verranno spiegate le decisioni prese sulle aperture delle aziende, nonché le date.

Per facilitare la comprensione di quanto sopra alleghiamo una tabella riepilogativa delle classi di rischio per settori produttivi; verde – rischio basso, giallo – rischio medio, rosso – rischio alto.

2020-04-26T13:06:22+01:0020 Aprile 2020|

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