Il Natale accende i consumi degli italiani. A dicembre spenderanno 26,6 miliardi di euro, segnando un incremento del 28,8% rispetto alla media degli altri mesi dell’anno. Quasi due terzi degli acquisti – 17,7 miliardi – saranno destinati ad alimentari e bevande.
Sono le previsioni di un rapporto di Confartigianato, secondo cui i consumi natalizi del 2025 premieranno in particolare prodotti e servizi che puntano su tipicità, identità territoriale, unicità e qualità. Cresce infatti la platea dei consumatori che scelgono il “chilometro zero”: 12,1 milioni di italiani, pari al 23,5% della popolazione sopra i 14 anni, preferiscono acquistare prodotti locali.
Una tendenza che sostiene un vasto tessuto produttivo: 298.381 imprese artigiane, con 837.062 addetti, attive in 47 settori, dalle specialità alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento ai prodotti per la casa fino ai giocattoli. Secondo Confartigianato, a spingere verso l’artigianato è l’attenzione crescente per prodotti su misura, sostenibili, durevoli e radicati nel proprio territorio.
In questo contesto torna la campagna di Confartigianato “Acquistiamo locale”, un invito a scegliere regali che esprimono il valore dell’artigianato made in Italy: cultura imprenditoriale, gusto per il buono, il bello e il ben fatto, legame con i territori d’appartenenza.
“Scegliere un regalo di Natale prodotto da un’impresa artigiana – osserva il Presidente di Confartigianato Imprese Rieti Franco Lodovici – valorizza l’offerta di prossimità, soddisfa l’orientamento dei consumatori verso acquisti a chilometro zero, rafforza il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità”.
Secondo le stime di Confartigianato, sul fronte territoriale, la regione che a dicembre spenderà di più sarà la Lombardia, con 4,6 miliardi di euro, seguita da Lazio (2,7 miliardi), Veneto (2,3 miliardi), Emilia-Romagna (2,2 miliardi), Campania (2,1 miliardi), Piemonte e Sicilia (entrambe a 2 miliardi), Toscana (1,7 miliardi) e Puglia (1,6 miliardi).
La top ten delle province per spesa in alimentari e prodotti tipici vede al primo posto Roma con 2.030 milioni di euro (7,6% del totale nazionale), seguita da Milano (1.578 milioni, 5,9%) e Napoli (1.107 milioni, 4,2%).