Rieti esclusa dalla ZES: un’ingiustizia che colpisce un territorio già ferito e dimenticato

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Rieti esclusa dalla ZES: un’ingiustizia che colpisce un territorio già ferito e dimenticato

L’esclusione di Rieti e della sua provincia dalla nuova Zona Economica Speciale (ZES) rappresenta una ferita profonda e ingiustificabile inferta a un territorio già provato da anni di difficoltà economiche, infrastrutturali e sociali.

Confartigianato Imprese Rieti esprime profonda preoccupazione per una scelta che non solo priva imprese e cittadini di una straordinaria occasione di rilancio, ma mette in discussione il principio stesso di equità territoriale e di solidarietà nazionale su cui dovrebbero basarsi le politiche di sviluppo del Paese.

Un territorio già messo in ginocchio

Rieti e il suo comprensorio rappresentano una delle aree più fragili del Lazio e dell’intero Centro Italia. Un territorio che ha conosciuto, nel 2016, la tragedia del terremoto, che da decenni combatte contro lo spopolamento, la mancanza di collegamenti adeguati, la crisi del comparto produttivo locale e la progressiva perdita di competitività rispetto ad altre aree della regione.

Eppure, in questi anni, la città e la sua provincia non hanno mai smesso di resistere e ricostruire. Le imprese, associate e non a Confartigianato Imprese Rieti, insieme a tanti artigiani e famiglie, hanno continuato con dignità e determinazione a investire nel territorio, tenendo viva un’economia fatta di lavoro, creatività, solidarietà e spirito comunitario.

La ZES come occasione negata

La Zona Economica Speciale avrebbe rappresentato una speranza concreta, non un privilegio. Parliamo di un meccanismo pensato per attrarre investimenti, sostenere le imprese, favorire la nascita di nuove attività e rendere più competitivo il tessuto economico delle aree svantaggiate. Agevolazioni fiscali, snellimento amministrativo, infrastrutture dedicate, incentivi occupazionali: strumenti che avrebbero potuto cambiare il destino di un territorio come il nostro.

Secondo Confartigianato Imprese Rieti, l’esclusione di Rieti dalla ZES è quindi una scelta incomprensibile, che tradisce lo spirito per cui la misura è nata. Una decisione che rischia di consolidare la distanza tra le aree metropolitane e le zone interne, tra chi cresce e chi resta indietro, tra chi riceve sostegno e chi deve sopravvivere con le proprie forze.

Un errore politico e strategico

Si tratta di un errore politico grave, che penalizza le imprese del reatino, già schiacciate da costi energetici elevati, carenza di infrastrutture logistiche e difficoltà di accesso al credito. Mentre altre province potranno beneficiare di strumenti di vantaggio competitivo, Rieti si trova ancora una volta tagliata fuori dalle politiche di sviluppo. Una contraddizione palese: lo Stato riconosce il territorio come area del cratere sismico, ma non gli garantisce gli stessi strumenti di ripresa concessi ad altri territori colpiti da crisi analoghe.

È necessario chiedersi perché e come questo sia potuto accadere. Dov’erano, nei tavoli decisionali, le voci di chi avrebbe dovuto difendere le ragioni della nostra provincia? Perché, nonostante gli appelli di Confartigianato Imprese Rieti, delle altre associazioni e degli enti locali, Rieti è stata dimenticata nel momento decisivo?

Una richiesta chiara e unitaria

Confartigianato Imprese Rieti chiede con forza al Governo e alla Regione Lazio di rivedere immediatamente la mappa delle aree incluse nella ZES e di valutare l’inserimento del territorio reatino o, in alternativa, la creazione di un programma speciale di compensazione economica per le aree escluse.

Non si può continuare a chiedere sacrifici a chi non riceve mai pari opportunità. Rieti non chiede sconti, ma giustizia. Le imprese locali hanno dimostrato di saper resistere, innovare e produrre valore nonostante le difficoltà. Ora meritano di essere messe nelle stesse condizioni di concorrenza delle realtà che godranno dei benefici della ZES.

Un appello per il futuro

Serve una visione diversa, che guardi davvero ai territori dell’Italia interna come risorse da rilanciare, non come problemi da gestire. Serve un piano nazionale che unisca ricostruzione, fiscalità di vantaggio, formazione e infrastrutture, capace di ridare dignità e prospettive alle aree montane e appenniniche del Centro Italia. Rieti non può continuare a essere la grande esclusa di ogni programmazione economica. Confartigianato Imprese Rieti ribadisce che ogni scelta che la penalizza è una sconfitta per l’intero Paese, perché lascia indietro chi ha già pagato troppo.

2025-10-22T17:44:13+02:0022 Ottobre 2025|

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